Mar Mediterraneo

Che cos'è il Mediterraneo ? - si chiede Fernand Braudel , il più grande storico di questo mare.


"Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre.

Viaggiare nel Mediterraneo significa sprofondare nell'abisso dei secoli... incontrare realtà antichissime, ancora vive, a fianco dell'ultramoderno". Il Mediterraneo è stato sempre un crocevia di popoli, di incontri e scontri, di scambi evidenti e sotterranei di culture, prodotti, tecniche, uomini, animali... un insieme dì vie marittime che collegano tra loro città e paesi. Se Erodoto, il padre della storia vissuto nel V secolo a.C., viaggiasse oggi lungo il Mediterraneo, non lo riconoscerebbe.

Scrive un altro storico insigne, Lucien Febvre : "Quei frutti d'oro tra le foglie verde scuro di certi arbusti - arance, limoni, mandarini
- non ricorda di averli mai visti nella sua vita. Sfido! Vengono dall'estremo Oriente, sono stati introdotti dagli Arabi. Quelle piante bizzarre dalla sagoma insolita, pungenti, dallo stelo fiorito, dai nomi astrusi - agavi, aloè, fichi d'India - anche queste in vita sua non le ha mai viste. Sfido! Vengono dall'America. Quei grandi alberi dal pallido fogliame che pure portano un nome greco, eucalipto: giammai gli è capitato di vederne di simili. Sfido! Vengono dall'Australia". E così per il cipresso, la melanzana, il pomodoro, il peperoncino, il fagiolo, la patata... Eppure queste piante fanno ormai parte costitutiva del paesaggio garganico.

Come facciamo a concepire il territorio di Rodi, Vico... senza aranceti? Il mare di Puglia   vuoi dire varietà e contraddizione. Sul Gargano (rna anche nei Balcani, in Libano) troviamo picchi scoscesi e sentieri ripidi che spesso terminano direttamente sul mare. E poi distese sabbiose, come quelle che da Siponto arrivano fin nel Salento . Ma dove cominciano e finiscono i paesi mediterranei? "Dal primo ulivo ai primi palmeti" - scrive sempre Braudel.


Sul Mediterraneo sono nate le grandi civiltà del passato. E sono nate in montagna, strappando alla erosione fazzoletti di terra. Andando da Manfredonia verso Monte S. Angelo (ma anche in altre zone del Gargano) si possono vedere tante piccole terrazze, costruite con muri a secco. A fine Ottocento un viaggiatore, che conosceva il luogo comune della pigrizia meridionale, si chiedeva: "Questa gente che con immensa fatica strappa alla montagna pezzettini di terra, è poi quella che non ha voglia di lavorare?".


Ma il mare è stato sentito spesso come misterioso e pericoloso. Tra le popolazioni interne del Gargano tanti non lo vedevano mai, e quando avveniva rimanevano impauriti di fronte a una distesa immensa e smisurata.

Testi di Alberto Cavallini  per l'Ufficio Docesano Comunicazioni Sociali di Manfredonia - Vieste.